Disneyland, un posto incantato, dove i sogni di grandi e piccoli diventano realtà, visitare il parco significa fuggire dalla routine quotidiana e vivere nel fantastico mondo di Topolino, Paperino, Peter Pan, Biancaneve....Però la realtà è un'altra e questo Bansky lo sa fin troppo bene che così ha realizzato Dismeland! E io aggiungo: era ora!
Dismaland è ciò che ci voleva, ormai tutti i problemi che affliggono il nostro pianeta vengono spesso "nascosti" o comunque se ne parla in maniera marginale, giusto per gettare quel sassolino nello stagno, guardare la superficie che si agita e per poi ritorna tutto tranquillo. Noi dobbiamo essere consapevoli di ciò che ci circonda; dell'inquinamento, della povertà, dello sfruttamento animale, della violenza. Quindi se qualcuno pensa, che sia tetro, angosciante, di cattivo gusto, gli rispondo che non è altro che il ritratto della nostra società.
Bansky ha realizzato il primo parco dei divertimenti, dove non ci si diverte, dove non è per bambini e dove invece di rilassarti, ti ritrovi a pensare quante cose non vanno bene in questo mondo,eh già!Un genio? Penso proprio di sì un pò come quando Stanley Kubrick in Arancia Meccanica associò musica classica con immagini di una violenza inaudita, la musica classica che fino a quale momento era concepita per un certo ceto sociale e invece rivoluzionò questo concetto! Proprio come Bansky che ha deciso di smetterla con questi parchi sognanti dove tutto è perfetto e tutti ci sorridono. Benvenuti nella realtà.
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